Consulenze

Caccia a Rastrello

L’art. 21 LC, lett. h, vieta di cacciare a rastrello in più di tre persone.

Non sarebbe stato male se il legislatore avesse spiegato che cosa intendeva

perché qualche sprovveduto potrebbe credere che basta che quattro persone

caccino affiancate per aversi la caccia a rastrello!

In realtà questa caccia, che più correttamente dovrebbe chiamarsi, secondo

l’uso tradizionale, a rastello, è una forma di caccia con sue precise modalità.

Essa si ha quando in terreno aperto alcuni cacciatori (un tempo la legge ne

richiedeva aleno cinque, ora almeno quattro) si dispongano su una linea retta o

a semicerchio, regolarmente distanziati l’uno dall’altro, e avanzino poi sul terreno

battendolo in modo che ogni selvatico fugga in avanti e venga preso di

mira dal cacciatore più vicino. È normale che in questa caccia vi siano degli

ausiliari, che marciano fra un cacciatore e l’altro e fungono da battitori, così

consentendo ai cacciatori di raddoppiare la distanza fra l’uno e l’altro.

Perciò la caratteristica essenziale della caccia a rastrello non è la presenza

di più cacciatori assieme, ma il fatto che essi collettivamente battano un’ampia

fascia di terreno stando allineati sulla linea di battitura, il che dà poco scampo

ai selvatici che si trovano all’interno della fascia e che possono essere colpiti

da due cacciatori.

È anche chiaro che in certe situazioni ambientali è la stessa natura del terreno

a non rendere realizzabile a la caccia a rastrello.

La LC non prevede alcuna sanzione che potrà essere stabilita dalle leggi di

quelle regioni in cui tale forma di caccia è ipotizzabile.

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Consulenze in materia di Diritto e Procedura Civile e Penale

~ La Caccia ~

Edoardo Mori
Con la collaborazione dell'avv. Andrea Antolini

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