Nella giornata del 27 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato i cinque decreti legislativi che, in attuazione della legge delega, introducono nuove disposizioni relative all’ordinamento penitenziario, alla disciplina del casellario giudiziale, a quella delle spese di giustizia per le intercettazioni e all’esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni. Le principali novità della riforma: maggiori opportunità di formazione, studio e lavoro per i detenuti e interventi su molti aspetti della vita detentiva; disciplina del casellario giudiziale, adeguata alle modifiche della materia penale, di quella processuale e del diritto dell’Unione europea in materia di protezione dei dati personali; liquidazione più rapida delle spese di intercettazione e chiarimenti sulla competenza del magistrato che deve emettere il decreto; per i condannati minorenni, norme che tengono conto delle specifiche esigenze educative.
Di seguito i punti principali dei provvedimenti approvati.
Ordinamento penitenziario – assistenza sanitaria, procedimenti e vita penitenziaria.
Il decreto modifica l’ordinamento penitenziario ed i temi toccati sono vari tra di essi: l’assistenza sanitaria, la semplificazione dei procedimenti per le decisioni di competenza del magistrato e del Tribunale di sorveglianza.
Per quanto concerne l’assistenza sanitaria in carcere, la riforma cerca di rispondere ai nuovi bisogni di tutela della salute e afferma il diritto di detenuti a prestazioni sanitarie tempestive e appropriate.
La riforma punta poi ad accelerare il procedimento di sorveglianza.
Ordinamento penitenziario – vita detentiva e lavoro
Il testo punta ad incrementare le opportunità di lavoro retribuito, sia intramurario sia esterno, attività di volontariato individuale e di reinserimento sociale dei condannati, anche attraverso il potenziamento del ricorso al lavoro domestico e a quello con committenza esterna. Si punta poi al miglioramento della vita carceraria, attraverso la previsione di norme volte al rispetto della dignità umana mediante la responsabilizzazione dei detenuti.
Casellario giudiziale
Il decreto adegua la disciplina del casellario alle modifiche intervenute nella materia penale, anche processuale e nel diritto dell’Unione europea in materia di protezione dei dati personali.
Spese per le operazioni di intercettazione
Il decreto interviene in materia di liquidazione delle spese di intercettazione, anche al fine di velocizzare le operazioni di pagamento.
Esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni
Il decreto riforma l’ordinamento penitenziario per le parti relative all’esecuzione della pena nei confronti dei condannati minorenni e dei giovani adulti (con età inferiore agli anni 25), con particolare riferimento al peculiare percorso educativo e di reinserimento sociale.
La riforma vuole innovare in materia di misure penali in comunità puntando ad un modello carcerario che guardi all’individualizzazione del trattamento, con l’obiettivo di delineare un’esecuzione penale che ricorra alla detenzione nei casi in cui non è possibile contemperare le esistenze di sicurezza e sanzionatorie con le istanze pedagogiche.
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